giovedì 7 marzo 2013

IL PUNTO SUL SETTORE GIOVANILE



Dopo trent'anni di calcio giocato, Bernardo Chinellato (VEDI FOTO) ha trascorso gli ultimi quattro come responsabile del settore giovanile della Pro Mogliano prima di assumere, l'estate scorsa, il medesimo incarico per conto dell'Union Pro. Con lui siamo andati ad approfondire i principali aspetti che caratterizzano il settore giovanile: a partire dalla sua filosofia, alla sua organizzazione interna, passando per le persone che ci lavorano e terminando con gli obiettivi per il futuro prossimo. L'aspetto principale che Bernardo tiene a sottolineare è la grande armonia e l'affiatamento che si sta consolidando sempre più tra i 35 membri dello staff del settore giovanile: “per noi è fondamentale che tutti gli allenatori si conoscano fuori dal campo in modo da creare una forza unica e per questo, ogni terzo giovedi del mese, ci ritroviamo a cenare insieme a loro per fare un punto della situazione.” Ognuno di questi allenatori risponde a dei criteri ben precisi che rispecchiano in pieno la filosofia calcistica dell' Union Pro:“chi allena i nostri ragazzi dev'essere innanzitutto una persona molto preparata ed educata che sappia gestire un gruppo, ricordandosi sempre di dare un valido esempio ai giovani.” Questo è particolarmente importante per gli allenatori della Scuola Calcio (che raggruppa i nati tra il 2001 e il 2007), i quali, devono sempre tenere a mente dei ferrei principi, come ad esempio: l'importanza di dare a tutti la possibilità di giocare e favorire l'apprendimento sia nella sfera motoria che tecnica e cognitiva creando un ambiente piacevole e divertente. Per evitare inoltre che i ragazzini eseguano degli esercizi inadatti per la loro età, a inizio stagione è stato consegnato a tutti gli allenatori un libretto, una sorta di “vademecum”, all'interno del quale sono inseriti tutti gli obiettivi di crescita prefissati dalla società e gli allenamenti consigliati in base alla categoria di appartenenza. “Ogni settimana chiediamo ai nostri allenatori di fornirci i dettagli degli allenamenti che hanno svolto, in questo modo cerchiamo di monitorare il più possibile la situazione. Ci teniamo ad avere persone preparate che sappiano insegnare i fondamentali del calcio e per questo oltre il 90% dei nostri allenatori ha già conseguito il patentino di categoria.” La grande attenzione ai ragazzi si riflette inevitabilmente verso i loro genitori, con i quali Chinellato si relaziona spesso e volentieri. “Accetto volentieri le critiche costruttive ma devo esprimere il mio rammarico nei confronti di quei genitori che offendono arbitri o tifosi e giocatori avversari allo stadio. Anch'io sono genitore (il figlio Giacomo gioca nella Juniores) e per questo dico a queste persone che comportandosi così fanno il male dei propri figli che li sentono dal campo, tanto che mi è capitato di sentire addirittura dei nostri giocatori urlare ai propri genitori di stare zitti. Prego queste persone di contenersi e tifare in modo corretto, invitando gli stessi genitori a rimproverare direttamente chi si comporta male sugli spalti.” Sempre rivolgendosi alle famiglie, Bernardo coglie l'occasione per chiudere definitivamente la polemica di inizio anno dovuta al sovraffollamento degli spogliatoi: “se avessimo saputo in anticipo che l'amministrazione moglianese non avrebbe mantenuto la parola data, non avremo di certo aperto le porte ad un numero così alto di iscritti. Per gestire l'attuale gruppo di ragazzi ci sarebbe bisogno di almeno di altri due spogliatoi grandi e un campo in sintetico che ci è stato inutilmente promesso ormai da quattro anni. Alla luce di questo si può definire l'attuale stagione come un periodo di transizione in cui gettare le basi per un futuro migliore”. Il poco tempo a disposizione e l'integrazione tra gli allenatori di Mogliano e Preganziol sono state le difficoltà più grandi finora incontrate da Chinellato e dal suo staff. Negli anni passati infatti, le due società hanno consolidato due modi gestionali differenti per operare a livello giovanile ma dopo le difficoltà iniziali è stato possibile stilare delle regole comuni che tutti gli allenatori hanno approvato. “Il mio ruolo richiede molta capacità di organizzazione – prosegue Chinellato- a partire dalla creazione di un ambiente ideale in cui lavorare, alla logistica dei trasporti, alla gestione le problematiche come ad esempio è capitato ieri con l'annullamento di ben sette partite per maltempo. In questo caso abbiamo dovuto avvisare velocemente le società avversarie e le famiglie dei ragazzi affinchè non si mobilitassero invano. Questo naturalmente è stato possibile grazie al prezioso aiuto delle persone con cui collaboro giornalmente come Luca Zuin, Carlo Ottogalli, Marcello Benedetti, Giovanni Benatelli e Gianni Perin”. Per quanto riguarda gli obiettivi futuri Chinellato fa riferimento in particolare alle categorie giovanissimi e allievi regionali che si giocheranno in questi mesi l'accesso al prossimo torneo nella categoria sperimentali ed elite. L'obiettivo più ambizioso invece ha una data di scadenza più lontana nel tempo: “credo che la crescita del settore giovanile debba avvenire in simbiosi rispetto a quella della prima squadra- spiega Chinellato- e per questo ci diamo altri cinque anni per far si che più di metà della futura rosa dell'Union Pro provenga dalle nostre giovanili. Sia l'anno scorso che in questo campionato siamo riusciti a far debuttare almeno tre elementi nella prima squadra (Nobile,Trevisan e Casarotto gli ultimi in ordine temporale) e questo vuol dire che stiamo lavorando bene”. Per i nostri giovani che sognano di seguire le loro orme Chinellato predica realismo: “ci vuole molta fatica per arrivare in fondo anche perchè il calcio moderno è davvero esigente. Vogliamo che i nostri ragazzi sappiano gestire bene i propri impegni a partire dallo studio che non va mai trascurato, per questo sconsigliamo di perdere tempo con i videogiochi e di dare il massimo in allenamento ascoltando sempre i consigli del mister”. Prima di concludere l'intervista Bernardo ci tiene a ribadire l'importanza degli attuali allenatori che considera persone fantastiche oltre ai suoi già citati collaboratori. Un ringraziamento sentito va al dg Alessandro Lunian con il quale sta coltivando da cinque anni il sogno di portare a Mogliano il calcio giovanile più importante e ai due presidenti Gaiba e Michielan che sposano sempre volentieri le cause portate avanti dal settore giovanile.

1 commenti:

  1. Parole d' oro Bernardo...Tutti con te e con questo programma a partire dai due Presidenti !

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