Dopo trent'anni di calcio giocato,
Bernardo Chinellato (VEDI FOTO) ha trascorso gli ultimi quattro come
responsabile del settore giovanile della Pro Mogliano prima di
assumere, l'estate scorsa, il medesimo incarico per conto dell'Union
Pro. Con lui siamo andati ad approfondire i principali aspetti che
caratterizzano il settore giovanile: a partire dalla sua filosofia,
alla sua organizzazione interna, passando per le persone che ci
lavorano e terminando con gli obiettivi per il futuro prossimo.
L'aspetto principale che Bernardo tiene a sottolineare è la grande
armonia e l'affiatamento che si sta consolidando sempre più tra i 35
membri dello staff del settore giovanile: “per noi è fondamentale
che tutti gli allenatori si conoscano fuori dal campo in modo da
creare una forza unica e per questo, ogni terzo giovedi del mese, ci
ritroviamo a cenare insieme a loro per fare un punto della
situazione.” Ognuno di questi allenatori risponde a dei criteri ben
precisi che rispecchiano in pieno la filosofia calcistica dell' Union
Pro:“chi allena i nostri ragazzi dev'essere innanzitutto una
persona molto preparata ed educata che sappia gestire un gruppo,
ricordandosi sempre di dare un valido esempio ai giovani.” Questo è
particolarmente importante per gli allenatori della Scuola Calcio
(che raggruppa i nati tra il 2001 e il 2007), i quali, devono sempre
tenere a mente dei ferrei principi, come ad esempio: l'importanza di
dare a tutti la possibilità di giocare e favorire l'apprendimento
sia nella sfera motoria che tecnica e cognitiva creando un ambiente
piacevole e divertente. Per evitare inoltre che i ragazzini eseguano
degli esercizi inadatti per la loro età, a inizio stagione è stato
consegnato a tutti gli allenatori un libretto, una sorta di
“vademecum”, all'interno del quale sono inseriti tutti gli
obiettivi di crescita prefissati dalla società e gli allenamenti
consigliati in base alla categoria di appartenenza. “Ogni settimana
chiediamo ai nostri allenatori di fornirci i dettagli degli
allenamenti che hanno svolto, in questo modo cerchiamo di monitorare
il più possibile la situazione. Ci teniamo ad avere persone
preparate che sappiano insegnare i fondamentali del calcio e per
questo oltre il 90% dei nostri allenatori ha già conseguito il
patentino di categoria.” La grande attenzione ai ragazzi si
riflette inevitabilmente verso i loro genitori, con i quali
Chinellato si relaziona spesso e volentieri. “Accetto volentieri le
critiche costruttive ma devo esprimere il mio rammarico nei confronti
di quei genitori che offendono arbitri o tifosi e giocatori avversari
allo stadio. Anch'io sono genitore (il figlio Giacomo gioca nella
Juniores) e per questo dico a queste persone che comportandosi così
fanno il male dei propri figli che li sentono dal campo, tanto che mi
è capitato di sentire addirittura dei nostri giocatori urlare ai
propri genitori di stare zitti. Prego queste persone di contenersi e
tifare in modo corretto, invitando gli stessi genitori a rimproverare
direttamente chi si comporta male sugli spalti.” Sempre
rivolgendosi alle famiglie, Bernardo coglie l'occasione per chiudere
definitivamente la polemica di inizio anno dovuta al sovraffollamento
degli spogliatoi: “se avessimo saputo in anticipo che
l'amministrazione moglianese non avrebbe mantenuto la parola data,
non avremo di certo aperto le porte ad un numero così alto di
iscritti. Per gestire l'attuale gruppo di ragazzi ci sarebbe bisogno
di almeno di altri due spogliatoi grandi e un campo in sintetico che
ci è stato inutilmente promesso ormai da quattro anni. Alla luce di
questo si può definire l'attuale stagione come un periodo di
transizione in cui gettare le basi per un futuro migliore”. Il poco
tempo a disposizione e l'integrazione tra gli allenatori di Mogliano
e Preganziol sono state le difficoltà più grandi finora incontrate
da Chinellato e dal suo staff. Negli anni passati infatti, le due
società hanno consolidato due modi gestionali differenti per operare
a livello giovanile ma dopo le difficoltà iniziali è stato
possibile stilare delle regole comuni che tutti gli allenatori hanno
approvato. “Il mio ruolo richiede molta capacità di organizzazione
– prosegue Chinellato- a partire dalla creazione di un ambiente
ideale in cui lavorare, alla logistica dei trasporti, alla gestione
le problematiche come ad esempio è capitato ieri con l'annullamento
di ben sette partite per maltempo. In questo caso abbiamo dovuto
avvisare velocemente le società avversarie e le famiglie dei ragazzi
affinchè non si mobilitassero invano. Questo naturalmente è stato
possibile grazie al prezioso aiuto delle persone con cui collaboro
giornalmente come Luca Zuin, Carlo Ottogalli, Marcello Benedetti,
Giovanni Benatelli e Gianni Perin”. Per quanto riguarda gli
obiettivi futuri Chinellato fa riferimento in particolare alle
categorie giovanissimi e allievi regionali che si giocheranno in
questi mesi l'accesso al prossimo torneo nella categoria sperimentali
ed elite. L'obiettivo più ambizioso invece ha una data di scadenza
più lontana nel tempo: “credo che la crescita del settore
giovanile debba avvenire in simbiosi rispetto a quella della prima
squadra- spiega Chinellato- e per questo ci diamo altri cinque anni
per far si che più di metà della futura rosa dell'Union Pro
provenga dalle nostre giovanili. Sia l'anno scorso che in questo
campionato siamo riusciti a far debuttare almeno tre elementi nella
prima squadra (Nobile,Trevisan e Casarotto gli ultimi in ordine
temporale) e questo vuol dire che stiamo lavorando bene”. Per i
nostri giovani che sognano di seguire le loro orme Chinellato predica
realismo: “ci vuole molta fatica per arrivare in fondo anche perchè
il calcio moderno è davvero esigente. Vogliamo che i nostri ragazzi
sappiano gestire bene i propri impegni a partire dallo studio che non
va mai trascurato, per questo sconsigliamo di perdere tempo con i
videogiochi e di dare il massimo in allenamento ascoltando sempre i
consigli del mister”. Prima di concludere l'intervista Bernardo ci
tiene a ribadire l'importanza degli attuali allenatori che considera
persone fantastiche oltre ai suoi già citati collaboratori. Un
ringraziamento sentito va al dg Alessandro Lunian con il quale sta
coltivando da cinque anni il sogno di portare a Mogliano il calcio
giovanile più importante e ai due presidenti Gaiba e Michielan che
sposano sempre volentieri le cause portate avanti dal settore
giovanile.
giovedì 7 marzo 2013
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Parole d' oro Bernardo...Tutti con te e con questo programma a partire dai due Presidenti !
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