giovedì 18 aprile 2013

Conosciamoli meglio: GIUSEPPE D'ESTE



Il 66enne Giuseppe D'Este, per tutti “Bepi”, è il massaggiatore del nostro settore giovanile da quest'anno dopo aver seguito nella scorsa stagione la prima squadra della Pro Mogliano. Persona estremamente simpatica e disponibile, Bepi è una figura ben voluta da tutti i ragazzi che almeno una volta sono passati dal suo studio per rimettersi in sesto dagli infortuni subiti. La particolarità del nostro massaggiatore non sta solo nella grande competenza accumulata negli anni, che puntualmente dimostra quando è l'ora di mettere le mani sulla muscolatura degli atleti, quanto piuttosto la sua capacità di rendere questi momenti da “delicati” a “leggeri” grazie alla sua formidabile parlantina e alle storie avventurose di vita vissuta con cui delizia chiunque desideri ascoltarlo. Del resto che la vita di Bepi sia stata tutt'altro che monotona lo dimostra il suo percorso professionale che lo ha portato a salpare per mari lontani e ad assistere persone in difficoltà prima di abbracciare l'attuale attività sportiva. “A tredici anni mi sono iscritto alla scuola per diventare capitano di cabotaggio, un lungo percorso che mi ha fatto trascorrere quattro anni presso la marina mercantile e gli ultimi due nella marina da guerra, con la quale siamo arrivati fino agli Stati Uniti”. Una volta ottenuta la licenza capisce però che quella di condurre navi non è l'attività che fa per lui e così, dopo circa due anni, decide di dare una nuova svolta alla sua vita. Inizia quindi il corso per diventare infermiere all'età di 26 anni e il primo incarico lo ricopre nel reparto psichiatrico presso l'Istituto Gris di Mogliano. In seguito svolge l'attività di pronto soccorso presso la fabbrica Saba dove trascorre gran parte della sua vita lavorativa. Negli anni ottanta conosce, sempre grazie al lavoro di infermiere, l'ex massaggiatore della nazionale di rugby Zaffalon, con il quale instaura una proficua collaborazione presso la squadra rugbistica di Mirano. Entrambi si contaminano a vicenda e al nostro curioso Bepi viene voglia di continuare, nel tempo libero, questa avventura nel mondo dello sport e del calcio in particolare che abbraccia per la prima volta a Maerne di Martellago. Qui stabilisce un rapporto di fiducia con la dirigenza che lo porterà a ritornare altre due volte per dare una mano. Dopo cinque anni tra prima categoria e promozione Bepi si trasferisce presso l'Union Vigontina, ambiziosa società padovana la quale completerà una rapida escalation dalla prima categoria alla serie D centrata nel 2004: “dei sei anni trascorsi a Vigonza ricordo specialmente la società e le persone al suo interno accomunate dalla voglia di far bene e di arrivare in alto. Questo aspetto, assieme ai risultati che sono arrivati abbastanza presto, mi hanno fatto pesare meno gli 80 km di viaggio tra andata e ritorno che mi separavano dal campo di allenamento”. Saranno però proprio questi risultati positivi a causare la separazione tra D'Este e la società visto che, per essere più competitivi, i giocatori cominciarono ad allenarsi anche il pomeriggio, orario che non si conciliava con gli impegni lavorativi di Bepi. Un'altra parentesi legata a quel periodo fu l'esperienza nella Rappresentativa Veneta dove, per la prima volta, si trovò a che fare con dei giovani calciatori in un attività di volontariato che lo impegnò nell'arco di tre anni. Ed è proprio al calcio giovanile che il nostro Bepi avrebbe potuto essere legato a partire dal 2001, quando un intermediario del Milan gli propose di lavorare per conto della società meneghina: “anche se mi sono sentito onorato della proposta ho deciso di rifiutare perchè a 55 anni non me la sono sentita di cambiare vita, mi dispiace un po' per il Milan – dice scherzosamente- che ha perso un buon massaggiatore”. Ed ecco che, rinunciato al palcoscenico importante, D'Este torna a calcare i campi di provincia prima a Maerne per qualche stagione e poi alla Miranese, dove disputerà tre anni in Promozione, salvo interrompere l'attività ancora a causa del lavoro da infermiere. Durante quest'ultima parentesi stringerà un rapporto d'amicizia con il suo omonimo Pierpaolo D'Este, portiere che qualche anno dopo, una volta trasferitosi alla Pro Mogliano, caldeggerà il suo nome alla società per ingaggiare l'esperto massaggiatore. “Qui a Mogliano ho trovato un ambiente molto organizzato e un gruppo di persone eccezionali con le quali mi piacerebbe collaborare anche in futuro mettendo a disposizione le mie competenze anche per la prima squadra”. Bepi ci spiega nel dettaglio che è compito suo quello di prestare il primo intervento al giocatore infortunato e poi, su indicazione del medico, di intervenire eventualmente con bendaggi funzionali e applicazioni di ghiaccio ed eventualmente pure il nuovo defibrillatore, acquistato dalla società la settimana scorsa.. Per il recupero del giocatore è necessario però intervenire manualmente sulla muscolatura lesa ed in questa attività che Bepi da il meglio di sé: “solitamente sono in grado di sentire quando la struttura muscolare presenta un danno e in quel caso raccomando sempre di rivolgersi ad un medico prima di iniziare le terapie”. Terapie che consistono, oltre ai massaggi, in esercizi isometrici che si ottengono creando tensione al muscolo e rilasciandolo quando raggiunge il massimo allungamento, esercizi posturali per chi soffre di problemi alla schiena e infine ginnastica propriocettiva che viene usata per curare i problemi alle articolazioni.  

1 commenti: