Il 66enne Giuseppe D'Este, per tutti
“Bepi”, è il massaggiatore del nostro settore giovanile da
quest'anno dopo aver seguito nella scorsa stagione la prima squadra
della Pro Mogliano. Persona estremamente simpatica e disponibile,
Bepi è una figura ben voluta da tutti i ragazzi che almeno una volta
sono passati dal suo studio per rimettersi in sesto dagli infortuni
subiti. La particolarità del nostro massaggiatore non sta solo nella
grande competenza accumulata negli anni, che puntualmente dimostra
quando è l'ora di mettere le mani sulla muscolatura degli atleti,
quanto piuttosto la sua capacità di rendere questi momenti da
“delicati” a “leggeri” grazie alla sua formidabile parlantina
e alle storie avventurose di vita vissuta con cui delizia chiunque
desideri ascoltarlo. Del resto che la vita di Bepi sia stata
tutt'altro che monotona lo dimostra il suo percorso professionale che
lo ha portato a salpare per mari lontani e ad assistere persone in
difficoltà prima di abbracciare l'attuale attività sportiva. “A
tredici anni mi sono iscritto alla scuola per diventare capitano di
cabotaggio, un lungo percorso che mi ha fatto trascorrere quattro
anni presso la marina mercantile e gli ultimi due nella marina da
guerra, con la quale siamo arrivati fino agli Stati Uniti”. Una
volta ottenuta la licenza capisce però che quella di condurre navi
non è l'attività che fa per lui e così, dopo circa due anni,
decide di dare una nuova svolta alla sua vita. Inizia quindi il corso
per diventare infermiere all'età di 26 anni e il primo incarico lo
ricopre nel reparto psichiatrico presso l'Istituto Gris di Mogliano.
In seguito svolge l'attività di pronto soccorso presso la fabbrica
Saba dove trascorre gran parte della sua vita lavorativa. Negli anni
ottanta conosce, sempre grazie al lavoro di infermiere, l'ex
massaggiatore della nazionale di rugby Zaffalon, con il quale
instaura una proficua collaborazione presso la squadra rugbistica di
Mirano. Entrambi si contaminano a vicenda e al nostro curioso Bepi
viene voglia di continuare, nel tempo libero, questa avventura nel
mondo dello sport e del calcio in particolare che abbraccia per la
prima volta a Maerne di Martellago. Qui stabilisce un rapporto di
fiducia con la dirigenza che lo porterà a ritornare altre due volte
per dare una mano. Dopo cinque anni tra prima categoria e promozione
Bepi si trasferisce presso l'Union Vigontina, ambiziosa società
padovana la quale completerà una rapida escalation dalla prima
categoria alla serie D centrata nel 2004: “dei sei anni trascorsi a
Vigonza ricordo specialmente la società e le persone al suo interno
accomunate dalla voglia di far bene e di arrivare in alto. Questo
aspetto, assieme ai risultati che sono arrivati abbastanza presto, mi
hanno fatto pesare meno gli 80 km di viaggio tra andata e ritorno che
mi separavano dal campo di allenamento”. Saranno però proprio
questi risultati positivi a causare la separazione tra D'Este e la
società visto che, per essere più competitivi, i giocatori
cominciarono ad allenarsi anche il pomeriggio, orario che non si
conciliava con gli impegni lavorativi di Bepi. Un'altra parentesi
legata a quel periodo fu l'esperienza nella Rappresentativa Veneta
dove, per la prima volta, si trovò a che fare con dei giovani
calciatori in un attività di volontariato che lo impegnò nell'arco
di tre anni. Ed è proprio al calcio giovanile che il nostro Bepi
avrebbe potuto essere legato a partire dal 2001, quando un
intermediario del Milan gli propose di lavorare per conto della
società meneghina: “anche se mi sono sentito onorato della
proposta ho deciso di rifiutare perchè a 55 anni non me la sono
sentita di cambiare vita, mi dispiace un po' per il Milan – dice
scherzosamente- che ha perso un buon massaggiatore”. Ed ecco che,
rinunciato al palcoscenico importante, D'Este torna a calcare i campi
di provincia prima a Maerne per qualche stagione e poi alla Miranese,
dove disputerà tre anni in Promozione, salvo interrompere l'attività
ancora a causa del lavoro da infermiere. Durante quest'ultima
parentesi stringerà un rapporto d'amicizia con il suo omonimo
Pierpaolo D'Este, portiere che qualche anno dopo, una volta
trasferitosi alla Pro Mogliano, caldeggerà il suo nome alla società
per ingaggiare l'esperto massaggiatore. “Qui a Mogliano ho trovato
un ambiente molto organizzato e un gruppo di persone eccezionali con
le quali mi piacerebbe collaborare anche in futuro mettendo a
disposizione le mie competenze anche per la prima squadra”. Bepi ci
spiega nel dettaglio che è compito suo quello di prestare il primo
intervento al giocatore infortunato e poi, su indicazione del medico,
di intervenire eventualmente con bendaggi funzionali e applicazioni
di ghiaccio ed eventualmente pure il nuovo defibrillatore, acquistato
dalla società la settimana scorsa.. Per il recupero del giocatore è
necessario però intervenire manualmente sulla muscolatura lesa ed in
questa attività che Bepi da il meglio di sé: “solitamente sono in
grado di sentire quando la struttura muscolare presenta un danno e in
quel caso raccomando sempre di rivolgersi ad un medico prima di
iniziare le terapie”. Terapie che consistono, oltre ai massaggi, in
esercizi isometrici che si ottengono creando tensione al muscolo e
rilasciandolo quando raggiunge il massimo allungamento, esercizi
posturali per chi soffre di problemi alla schiena e infine ginnastica
propriocettiva che viene usata per curare i problemi alle
articolazioni.
giovedì 18 aprile 2013
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Bepi, grande persona e grande professionista !
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